Festa dell'Alveria 2022 - I.S.V.N.A. - dal 1970 al servizio della cultura netina

Istituto per lo Studio e la Valorizzazione di Noto e delle sue Antichità
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XXVII Festa dell’Alveria
un incantevole pomeriggio fra storia, musica e animazione

29 maggio 2022
   Anziché nel pomeriggio di domenica 22 maggio (come era stato annunciato nel numero precedente) la XXVII Festa dell’Alveria si è svolta in quello del 29, per accordo intervenuto fra il Presidente dell’I.S.V,N.A. e il Sindaco, tenuto conto di alcuni problemi organizzativi, ma soprattutto del fatto obiettivo che il 22 la Compagnia Batarnù, proposta dall’Istituto al Comune per l’animazione con musiche e giocoleria medievale, si sarebbe dovuta presentare con 2 artisti in meno (quel giorno fuori sede), quindi con ridotta spettacolarità della sua performance.
 
   Si tratta dello stesso gruppo che era stato già scritturato per ben 4 edizioni della festa, fino al 2008, e aveva riscosso vivo gradimento.
   Si è iniziato come al solito con l’introduzione del Presidente, che ha ricordato l’origine della manifestazione, istituita dall’I.S.V.N.A. l’8 maggio 1983, per inaugurare, alla presenza del Sindaco avv. Ernesto Rizza, l’importante lavoro di consolidamento statico del bastione di N-E, che minacciava imminente rovina a causa del progressivo distacco della muratura interna.
 
   Ha anche spiegato il significato di essa, come giorno della memoria del tragico evento del 1693 e dell’impegno perché in quell’immenso campo di rovine venga finalmente attuato il Parco archeologico dell’Alveria, istituito dal Comune nel 1980 ma rimasto finora inattuato a causa della complessità dei problemi che comporta.
   Ha poi passato la parola al nuovo Sindaco, Corrado Figura, il quale ha informato che grazie ai circa 4 milioni di euro disposti dal Governo nell’ambito del PNRR in favore del Comune,  per il finanziamento di progetti proprio per Noto Antica, la loro approvazione e successiva esecuzione costituiranno un importantissimo passo avanti per la valorizzazione di turismo culturale del sito, e ha ringraziato l‘I.S.V.N.A. per il prezioso contributo di idee e di programmi a ciò finalizzati.
   È quindi iniziata l’esibizione della Compagnia Batarnù che dopo un primo spettacolo di giocoleria ha dato vita col suo protagonista alla rievocazione drammatizzata del funesto terremoto del 1693 che distrusse la nostra antica Noto.
   La comitiva dei partecipanti, preceduta dai musici, si è quindi portata al piano del SS. Crocifisso, dove il Presidente ha svolto un breve cenno storico sulla chiesa normanna e sulla Fiera di Pentecoste che dal 1427 si teneva nella piazza antistante.
 
   Ancora una volta preceduti e allietati dalla dolce musica medievale i partecipanti hanno proseguito verso l’interno della città, fermandosi dinanzi ai ruderi della chiesa del Collegio dei Gesuiti, dove il Presidente ha svolto un altro intervento storico.
   Anzitutto ha parlato del fondatore, il ricchissimo barone Carlo Giavanti (+1606), al quale la città deve inoltre la fondazione di un Istituto di grande valenza sociale (la Casa del Refugio per ragazze orfane e povere), la costruzione di un nuovo Monte di Pietà  e la Collegiata di 12 Canonici a decoro della Chiesa Madre di S. Nicolò.
 
   Subito dopo ha sintetizzato le vicende della fondazione della bellissima Chiesa a 3 navate, con il contiguo Collegio, iniziati verso il 1630 e terminati da pochi anni quando la violenza del sisma li rase al suolo.
 
   Ha poi accennato allo scavo dei ruderi nel 1962 (erroneamente ritenuti quelli della Chiesa Madre, tanto che vi venne condotta in processione nel 1964 l’Arca di S. Corrado) e alla successiva loro identificazione, grazie  ad uno studio da lui condotto nel 1971.
   Subito dopo il corteo è ritornato verso il piazzale di ingresso dove (per necessaria variante rispetto al programma, che lo prevedeva in altro luogo) si è svolto il fantastico spettacolo finale dei fuochi.
 
   La  Festa si è conclusa alle 19,10 con i ringraziamenti e i saluti di arrivederci al 2023, quando verrà festeggiato il Quarantennale di fondazione.
 
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