28 gennaio 2020

Cronaca di una giornata
memorabile


Un grande banner di annuncio appeso due giorni prima alla facciata, e il pomeriggio di martedì 28 gennaio un Teatro già gremito fin dalle 17, sia nella platea che nelle prime due file di palchi, nella consapevolezza, per la grande famiglia dei Soci I.S.V.N.A., dell'eccezionalità di un evento, di un pomeriggio da vivere, e non solo di una cerimonia cui assistere.
E nell'attesa dell'inizio, l'atmosfera creata dalla melodia, dolce e solenne insieme, della marcia sinfonica Sul Monte Alveria, la suggestiva pagina di musica descrittiva composta dal M° Tanino Belfiore e da lui donata all'I.S.V.N.A., di cui divenne l'Inno ufficiale, e sul grande telone dello sfondo la proiezione della slide dell'evento, 50 anni di fondazione, il traguardo di un'Associazione fortemente radicata a Noto e in provincia, e ben presente in quasi tutte le regioni d'Italia.
Ed ecco che al tavolo, adorno di fiori, allestito sul palcoscenico, prendono posto il Sindaco, dott. Corrado Bonfanti, e ai suoi fianchi il relatore, prof. Francesco Privitera, e il Presidente, avv. Francesco Balsamo.
Inizia quest'ultimo, ringraziando l'Amministrazione per il costante sostegno e tutti i Soci ed invitati presenti, e condensando in soli 8 minuti mezzo secolo di vita, sua e della sua “creatura”, menzionando il cofondatore scomparso, Bruno Ragonese, e comunicando con parole semplici, lontane delle tentazioni retoriche e apologetiche del momento, i ricordi, le sensazioni, a volte di grandi speranze, a volte di cocenti delusioni, vissuti sempre nella ferrea determinazione di andare avanti senza scoraggiarsi, fino a raggiungere quell'obiettivo che appariva nel 1970 un'ingenua illusione, una giovanile utopia, e dopo mezzo secolo è riuscito a trasformarsi nella gratificante realtà di una promessa mantenuta, a beneficio della città.

[testo completo dell'Introduzione del Presidente]

Tocca poi al Sindaco esprimere, anch'egli in pochi densi minuti, il riconoscente ed augurale saluto suo e della Città all'I.S.V.N.A., un'Associazione che ha raggiunto una straordinaria quanto operosa longevità, fatto assai raro, che può realizzarsi solo allorché, come in questo caso, si lavora non per un lucro personale, foriero di litigi e contrapposizioni, ma per un interesse pubblico, per un ideale fortemente motivato e sentito. Per questo, aggiunge, la sua Amministrazione ha sempre apprezzato le sollecitazioni e gli inviti rivoltigli dal Presidente, ben comprendendo che quanto gli veniva proposto rispondeva ad un'idea progettuale valida e condivisibile, quindi meritevole di sostegno, e conclude augurando all'Istituto di poter continuare nel tempo la propria attività, il ruolo di cui la città non può fare a meno.

Alle parole di vivo apprezzamento e di augurio della Città, in persona del Sindaco, segue un atto fortemente simbolico: il Presidente dichiara di volere a sua volta donare alla sua Città un omaggio poetico da lui composto, un Inno a Noto e lo declama, porgendone subito dopo la pergamena al Sindaco, che col suo abbraccio gli manifesta l'abbraccio ideale della Città, accolto col vivo applauso dell'uditorio.

È ora il momento della presentazione del volume I.S.V.N.A. 50, con la puntuale relazione del prof. Privitera, che il Presidente ringrazia per avere accettato l'invito, e ne legge il curriculum di archeologo, funzionario della Soprintendenza di Catania, nonché allievo del prof. La Rosa. Appunto nel ricordo del suo antico maestro l'oratore esordisce, sottolineando come egli – malgrado i molteplici impegni internazionali – avesse dedicato le sue energie anche alla sua città natale, sostenendo sempre l'I.S.V.N.A. fondato dal suo amico Balsamo, operando saggi di scavo a Noto Antica e scrivendo pagine di importanza ancora attuale. Elogia la lungimiranza dei fondatori dell'Istituto, privati cittadini che fin dagli inizi si erano proposti un fine specifico di rilevante interesse pubblico, dedicandosi ad esso con una molteplicità di impegni, dalle ricerche sul terreno a quelle archivistiche, dalle pubblicazioni ai Vincoli amministrativi a tutela del sito dell'Alveria. Conclude riprendendo il capitolo finale del volume, dove il Presidente dichiara di ben sapere che un giorno anche l'I.S.V.N.A. finirà, ma ne rimarrà intatta l'anima, cioè l'idea che l'ha ispirata e l'ha sostenuta.

Segue un fuori programma di straordinaria importanza, maturato solo pochi giorni prima: la firma della bozza di Convenzione stipulata da Comune di Noto, Soprintendenza di Siracusa e I.S.V.N.A. per la gestione del Parco Archeologico dell'Alveria, subito dopo l'intervento della dott.ssa Maria Musumeci, che ha esordito porgendo il saluto della Soprintendente arch. Irene Aprile che, assente per impegni istituzionali, l'ha pregata di rappresentarla per la importante occasione, e ha manifestato il suo particolare compiacimento per essere stata lei stessa a redigere il testo, di cui ora si attende la ratifica della Regione, al fine di renderla concretamente operante, come da tempo aveva auspicato il suo amico Presidente e resa ora possibile dalla lungimirante politica culturale del Comune, che ha completato la demanializzazione del sito. Auspica che questo sia solo l'inizio di una completa valorizzazione dell'Alveria, e cita l'esempio dei ragazzi dell'Università di Napoli e dei Licei di Noto, coinvolti grazie allo scavo diretto dalla prof. Ferrara in un interessante approccio con l'archeologia, che potrà dare interessanti frutti.
Subito dopo, la storica firma del documento, immortalata dalle foto e accolta dal pubblico con vivo applauso.

Conclusa così la parte “ufficiale” della serata celebrativa, viene proiettato, dopo una brevissima presentazione del Presidente sulle finalità, il lungo e suggestivo documentario del Cinquantenario, realizzato dalle proprie figlie (anch'esse socie dell'Istituto) dal titolo (allusivo alla tenacia e alla determinazione dimostrate per mezzo secolo) quando le idee hanno un'anima. In 64 minuti scorrono le immagini e i filmati dell'archivio dell'Istituto, animati con grande varietà di effetti, commentati dalla voce narrante e resi suggestivi e coinvolgenti col sottofondo di splendide musiche (Schubert, Beethoven, Tchaikovski, Schumann, von Suppé, Listz, Mendelhsson, e con l'inno dell'I.S.V.N.A., Sul Monte Alveria, composto dal netino M° Tanino Belfiore). Gli invitati e i soci (parecchi dei quali visibilmente commossi, nel riconoscere i volti di parenti e amici scomparsi, e rivedersi essi stessi in occasioni forse dimenticate) hanno seguito in assoluto silenzio, prorompendo alla fine, all'apparire dei titoli di coda, in un lungo applauso.

E non è ancora finita. Mentre gli amici e collaboratori più stretti si intrattengono col Presidente per complimentarsi del bel pomeriggio rievocativo, Soci e invitati si affrettano all'uscita per avere nel foyer la copia del volume I.S.V.N.A 50, consegnando ai Consiglieri il coupon allegato all'invito.
E intanto tornano a diffondersi nel Teatro le dolci melodie di Sul Monte Alveria, per completare l'atmosfera di una giornata memorabile.

  Aggiornato il 16 feb 2020 segreteria@isvna.it