Breve sintesi delle attività dell'Istituto dal 1970 ad oggi

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maggio
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ottobre
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ottobre
1970
Con atto in notar Di Liberto,
Francesco Balsamo e Bruno
Ragonese fondano
l'I.S.V.N.A. (Istituto per lo
Studio e la Valorizzazione di
Noto Antica), assumendo
rispettivamente le cariche di
Presidente e di Segretario.
La sera, nel salone
dell'Associazione
Commercianti, viene
presentato il volume 'Storia di
Noto Antica' (traduzione del
De Rebus Netinis di Littara),
con il quale l'Istituto ha
voluto iniziare simbolicamente
la propria attività.
Una delegazione, composta
dal Presidente, dal Segretario
e dal V. Presidente geom.
Belfiore viene ricevuta a
Palazzo Ducezio dal Sindaco
di Noto, dott. Carlo
Schemmari, al quale vengono
illustrati i più urgenti problemi
di Noto Antica.
Il Direttivo decide di dar vita
all'annuario 'Atti e Memorie',
invitando alla collaborazione
alcuni studiosi.
Il Presidente e il geom. Belfiore
sono ricevuti dal Vescovo, mons.
Angelo Calabretta, che esorta
l'Istituto a studiare anche la storia
ecclesiastica della città.
L'Assemblea straordinaria
elegge gli altri membri del
Direttivo.
A Noto Antica, sotto la Porta
della Montagna, si svolge,
con la partecipazione del
Sindaco e del Vescovo, la
cerimonia dello scoprimento
di una lapide, murata alla
sommità del fornice, che
riproduce l'iscrizione del
Seicento "Netum ingeniosa
urbs numquam vi capta" di
cui il Presidente illustra il
significato simbolico di atto di
riparazione, dopo l'abbandono
di quasi tre secoli, e di "presa
di possesso" da parte
dell'Istituto.
Dopo il saluto del Sindaco,
che con parole di vivo elogio
augura all'I.S.V.N.A. di
raggiungere le sue finalità, il
Presidente accompagna le
Autorità e i soci presenti in
visita ai ruderi.
Viene presentato al nuovo
Sindaco, avv. Antonio
Rappazzo, e p.c. ai
Soprintendenti di Siracusa e
Catania, un "pacchetto
turistico" in 12 punti
(elaborato dal Direttivo) che
indica i più urgenti interventi
da adottare per la tutela e lo
sviluppo di Noto Antica.
Il Presidente è ricevuto dal
nuovo Vescovo, mons.
Salvatore Nicolosi, al quale
illustra l'importanza che la
città antica riveste per i
Netini, sotto il profilo sia
culturale che religioso.
Cerimonia del 10 maggio 1970


- 1970 - 1971


  Aggiornato il 06 dic 2009