Il Direttivo decide di
invitare ufficialmente il
Comune a riscattare il sito
di Noto Antica, nel
Centenario dell'alienazione.

Il Presidente si incontra
con il Gr. Uff. Corrado
Giacchino, che si offre di
istituire un premio intitolato
alla moglie scomparsa,
riguardante uno studio su
Noto Antica.

Il Presidente, il prof La
Rosa e il consocio Serafini
accompagnano sull'Alveria
un funzionario della
Soprintendenza alle
Antichità per dargli ogni
utile chiarimento in vista
dell'istruzione del vincolo
archeologico.

Ha inizio nella zona di S-O
dell'Alveria un saggio di
scavo diretto dal prof. La
Rosa, finanziato
dall'Università di Catania
col contributo
dell'I.S.V.N.A. Viene
rinvenuto quanto resta
della chiesa megalitica di
S. Elia, già tempio
ellenistico.

Ha luogo la visita sociale ai
ruderi di S. Elia, illustrati
dal prof. La Rosa.

A seguito dalle trattative
condotte dal Presidente
per ufficioso incarico
dell'A.C., la Giunta
Municipale delibera, con
atto n.736, l'acquisto di Ha
14.50 di terre in Noto
Antica, ivi compresa l'area
del Castello Reale.